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sabato 12 dicembre 2015

Due percorsi diversi nell'arte e nell'esistenza

Le opere di Giorgio Maddoli e Antonio Ranocchia alla Fondazione CariPerugia Arte

Giorgio Maddoli   Antonio Ranocchia

Un'importante donazione è stata fatta alla Fondazione Unicredit e pertanto alla città di Perugia. 
Le famiglie Maddoli e Ranocchia hanno donato le collezioni di quadri l'una e di sculture l'altra per lasciare un segno definitivo del lavoro di due artisti accomunati dalle inestirpabili radici perugine. 

Giorgio Maddoli


Giorgio Maddoli (1916-1978) in particolare non si è mai staccato da questa città e dai suoi valori antichi e profondi come la pietra che ne costituisce il cuore. Un sentimento di quiete e serenità pervade ogni suo dipinto. L'armonia gentile dei colori crea una soffusa impressione di gioia tenue, di grazia illuminata. A questi sentimenti ha dato voce in tutta la sua produzione solidamente appoggiata al curriculum accademico e non si è lasciato tentare dalle sperimentazioni che nell'arco della sua carriera avevano agitato l'orizzonte pittorico anche perugino.


Giorgio Maddoli 

Giorgio Maddoli

Giorgio Maddoli

Giorgio Maddoli


Era nato nel 1915 e aveva conosciuto gli orrori della guerra, ma alla pittura aveva assegnato il ruolo non di sfogo all'aggressività e al dolore, ma di eternazione di visioni tenere e gioiose. I ritratti sono pervasi di luce carezzevole come i paesaggi amati dalla brezza del tramonto.



Antonio Ranocchia


Antonio Ranocchia (1915-1989) invece ha cercato di uscire da Perugia e raccogliere stimoli soprattutto dalla Francia e Firenze. Era andato a Firenze per imparare come lo spirito diventa pietra o bronzo nelle opere dei più grandi e certamente aveva amato l'ultimo Donatello tragico e scarnificato. 
Le metope ad altorilievo non lasciano spazio ad altro che a figure umane e vi manca il respiro, vi manca l'aria. Si coglie l'ispirazione della filosofia esistenzialista (così popolare all'epoca da meritarsi anche una parodia di Totò) centrata solo sull'esistenza dell'uomo, abbandonato sulla Terra senza cielo senza spazio e senza Dio.



Antonio Ranocchia

Antonio Ranocchia

Il dramma è nella struttura stessa delle opere. Il dolore è il tema più ricorrente, dolore che incide le carni e spalanca le bocche in urli senza suono. A me ricorda il contemporaneo pittore francese Rouault che scava le sue tele col nero grosso e crudo del suo pennello per rendere una condizione esistenziale di sofferenza infinita. Come questo, anche Ranocchia lavora molto a soggetti religiosi, in particolare per tre stazioni della Via Crucis di Collevalenza, centro di misticismo di assoluta importanza e visibilità, nonché per opere alla Pro Civitate Cristiana di Assisi.

Antonio Ranocchia

Antonio Ranocchia

Antonio Ranocchia


Entrambi gli artisti hanno insegnato professionalmente la loro arte e, con le tecniche, anche i loro valori di dignità e modestia. Non hanno mai abbandonato la figura e questo non è certo un demerito in un periodo in cui la moda andava in direzione opposta. La loro fedeltà è stata anche fedeltà ai temi del loro “canto”, ai loro sentimenti e valori, ritenendo che l'arte debba essere espressione autentica di questi e non ricerca pura di forma, materiali ed esperimenti, che le opere debbano avere un significato comprensibile benché complesso e non lanciare dei segni ambigui e casuali  lasciando che sia lo spettatore a inventare un significato valido per sé e per sé solo. Loro avevano messaggi da comunicare e volevano che fossero capiti. Non lasciarono ai critici la possibilità di costruire castelli e costellazioni ingegnose di idee: forse per aver tarpato loro le ali non sono stati molto amati...


Perugia, Palazzo Baldeschi
21 novembre 2015 - 21 febbraio 2016

Giorgio Maddoli - Antonio Ranocchia
Clic per accedere all'Album di immagini della mostra


Two different ways in art and existence

The works of Giorgio Maddoli and Antonio Ranocchia at the Foundation CariPerugia Arte

An important donation has been made to the Unicredit Foundation and therefore to the city of Perugia. Maddoli and Ranocchia Families have donated their collections of paintings and sculptures  to leave a definitive sign of two artists who shared their ineradicable roots in Perugia. 
Maddoli in particular never detached from this city and its ancient values deeply rooted in the stones that form the heart of Perugia. A feeling of peace and serenity pervades every painting. The gentle harmony of colours creates a soft impression of joy and tenuous grace. These sentiments were voiced throughout his career firmly resting on the academic curriculum which was never involved in the experiments that during his career shook the pictorial horizon everywhere. He was born in 1915 and knew the horrors of war, but he didn't assign art the role of venting aggression and pain, but of creating visions of joy and tenderness. The portraits are infused with caressing light like his beloved landscapes at sunset.
Antonio Ranocchia instead tried to get out from Perugia and collect stimuli mainly from France and Florence. He had gone to Florence to learn how the spirit becomes stone or bronze in the works of the greatest and certainly had loved Donatello's latest creations. The high-relief metopes leave no room for anything but human figures and you can not breathe. Drama is in the very structure of the works. It would seem that it is pain the most recurrent theme, pain that affects the bodies and opens the mouths for screams without sound. I remember the contemporary French painter Rouault digging his paintings with big black brushes to make an existential condition of endless suffering. Like him, Ranocchia works on religious subjects, in particular for three Stations of the Cross of Collevalenza, center of mysticism of absolute importance and visibility, as well as works for the Pro Civitate Cristiana in Assisi.
Both Maddoli and Ranocchia never abandoned the figura and this is certainly not a demerit in a period where fashion was going in the opposite direction. Their loyalty was also faithful to the themes of their inspiration, their feelings and values, believing that art should be an authentic expression of this search and not pure form and experiments, that the works should have a meaning understandable although complex and shouldn't launch ambiguous signs at random leaving it to the viewer to invent a valid meaning for him and him alone. They had messages to communicate and wanted them to be understood and didn't ask the critics to build castles and constellations of ingenious ideas about them: perhaps, guilty to have clipped their wings, they were not very popular among them...

lunedì 5 ottobre 2015

Dialoghi d'arte nella natura

Creatività e amicizia all'Agriturismo Benedetti


Agriturismo Benedetti


Il lavoro ai pennelli, spatole, dita, coperchi, barattoli, legni e creta ferve con gli artisti intorno ai tavoli di lavoro, ai cavalletti e nei prati.
Noi ci siamo confusi tra di loro osservando senza interferire, ma partecipando ai colloqui e alle libagioni. L'ospitalità di Cristina, che ti accoglie sempre con un sorriso irresistibile e un calice di Prosecco anch'esso irresistibile, ti avvolge come una carezza delicata e amorevole.
La musica sempre bella  riempie l'aria di suoni che sembrano nascere qui, entrando sotto la pelle a far vibrare le corde dell'anima. E il lavoro sembra seguirne il ritmo che armonizza i movimenti dei pennelli come danzanti sulle tele.


Gianni Mastrantoni

Ma l'armonia era già nell'aria.
Era nell'amicizia trasparente senza ombre sui visi degli artisti. Era visibile nella voglia di giocare, nelle prese in giro affettuose e piene in realtà di rispetto, ma era anche visibile nella possibilità di inseguire il proprio fantasma creativo isolandosi in disparte nel giardino.
La si poteva cogliere pure negli sguardi gettati sull'opera del vicino di cavalletto e poi nelle domande e nella collaborazione senza timore.

Elvio Marchionni

Stare qui è scrostarsi di dosso la città e gli anni, vivendo un'infanzia del cuore che rende tutto possibile.
La cena squisita e con i vini della casa versati a profusione vede ancora tutti a tavola a conoscersi in una dimensione di autenticità e spontaneità.
E poi c'è ancora musica e la danza delle note sulla pista del tempo e dei colori sulla tela o la carta.
C'è chi ha ballato il tango con una maestra ispirata e direi ipnotica come Donatella che ti fa sentire capace di armonia anche nel corpo.
Fuggivano le ore senza stanchezza, ché anzi varcare la mezzanotte era come l'inizio di un giorno nuovo con nuova energia. L'arte sembra nutrirsi della luce assorta delle stelle, il giardino perde i limiti spaziali, cadono i recinti della realtà e la fantasia domina.


Agriturismo Benedetti

C'è chi ha cullato il suo blocco di refrattario crudo divenuto cavallo o nudo femminile o torso maschile con carezze delicate delle dita o colpi di spatola tagliente, e chi vi ha conficcato le dita per dar forma al proprio demone e contemplarlo come altro da sé.
Le notti hanno visto Cristina lottare con una tela per farne il supporto di una sua fantasia, ora più pacata e saggia di quella che improntava le sue prime prove come pittrice.
Le notti hanno visto Achille indurre velleitari e velleitarie ad impugnare un pennello per essere, per una notte, Matisse o Mondrian ...
E Gigi Virili fare intensi ritratti tra le macchie di sugo sulle tovaglie, e poi strapparli via e donarli ai soggetti ritratti. Il ritratto sulla tovaglia è poi diventato un'attività diffusa e reciproca, e quanto mai saporita visto il supporto.
Nei pomeriggi in cui il sole non è stato avaro di calore e di luce gli artisti trovavano collocazioni dipendenti dalle ore che giocavano a modificare ombre e luci.


Paola Pagnotta


Cristina Manukyan

Rita Castigli


Rita Castigli

La natura ispiratrice da sempre degli artisti si riversava trasformata in sistemi di simboli arcani sulle tele complesse di Alvaro Caponi dove si scavavano spazi senza limiti e senza tempo.
Elvio Marchionni, maestro dell'illusione, ha creato dipinti che sembrano affreschi antichi sopravvissuti al quotidiano andirivieni di facce e faccende ma anche a momenti importanti impressi sull'intonaco come su una lastra sensibile.
Cristina Manukyan raccoglie le lacrime delle donne e, facendole attraversare dalla luce, le scompone nei colori dell'iride. Con esse sulle sue tele racconta storie intense, vissute e ascoltate, e pone domande aperte e mai pienamente risposte.
Osservando la tela di Luigi Virili, si avverte che un crepuscolo senza fine versa malinconia implacabile in una tazzina solitaria, sospesa nel silenzio, mentre solo sommessamente dialogano i colori.


Alvaro Caponi

Elvio Marchionni

Cristina Manukyan


Luigi Virili

La Spello che staglia le sue strutture elegantissime sullo sfondo del quadro di Gianni Mastrantoni non ha il peso dei muri di pietra: ne ha la bellezza e l'armonia spontanea di porte storiche e case, ne ha la capacità di evocare la storia e vicende umane che lasciano segni consumati. Qui si muovono figure fragili evanescenti e umanissime accomunate dal colore rosso del sangue e delle passioni.
Angelo Fornaciari stupiva e preoccupava il resto della compagnia inforcando la bicicletta e avventurandosi per le stradine di campagna sul fare della sera. Poi colori e riflessi marini si riverberavano sulle barche vuote nel porticciolo delle sue tele.
Pensai che perle e gocce di rugiada rendevano splendenti i fiori di Achille Quadrini, ma poi ipotizzai che fossero giostre del luna park disegnate da cordoli di luci che tentavano il giovane Pippo Cosenza, studioso e nascostamente ribelle, che ora annaffia di vinavil i suoi interminabili e precisissimi esercizi di un tempo. Pippo così recupera e distrugge la sua storia nel sorriso dolce e aristocratico delle sue tele.


Gianni Mastrantoni


Angelo Fornaciari

Achille Quadrini

Pippo Cosenza

Paola Pagnotta invece scatena la sua energia in risate travolgenti e tele coloratissime, giocose e coraggiose insieme. Ancora profondità di colori, anzi colore come linguaggio e filosofia, colpisce nel lavoro di Graziano Marini, in realtà un incontenibile ballerino, mentre ombre e luci scolpiscono i fantasmatici sfumati di Sergej Glinkov.
Un grosso blocco di creta si è sottoposto docile alle mani degli artisti mentre due interessanti creazioni venivano installate nel giardino, forme rigorose e possenti da Paolo Massei, colorate trasparenze senza peso da Arnhild Kart.

Paola Pagnotta


Graziano Marini


Sergej Glinkov


Paolo Massei

Arnhild Kart

I giorni di questo bellissimo settembre 2015 lasciano segni non solo nel cuore e nella memoria ma anche nella grandi mattonelle che andranno a comporre due grandi tavoli. Su questi si rinnoveranno chiacchiere e libagioni in mezzo ai colori e alle vernici in un futuro che Cristina ha già annunciato e che si prevede radioso.

Link: Agriturismo Benedetti, Spello (PG)




Elvio Marchionni

Rita Castigli e Pippo Cosenza

Agriturismo Benedetti

Rita Castigli

Agriturismo Benedetti

Cristina Manukyan e Rita Castigli



Dialogues of art in nature

Creativity and friendship at Agriturismo Benedetti (Spello, PG)


The artists were busy with brushes, spatulas, fingers, lids, cans, wood and clay  around tables, stands and in the meadows.
We joined and observed them without interfering, but taking part in talks and libations. Cristina's hospitality, who always greets you with an irresistible smile and an irresistible glass of Prosecco, surrounded us like a gentle caress.
Music always filled the air with sounds that got under your skin on the strings of your soul. And the work seemed to follow the rhythm that harmonizes the movement of brushes  dancing on the canvases.
But harmony was already in the air.
It was clear on the friendly faces of the artists. It was visible in the desire to play, to laugh without offense, but it was also visible in the possibility of pursuing one's own creative ghost in solitude in the garden.
It could be noticed in the looks thrown on somebody else's work and in the consequent collaboration.
Staying here is flaking off the city and the years, experiencing a childhood of heart that makes everything possible.
The delicious dinner and the house wines served in profusion still saw everyone at the table to know each other in a dimension of authenticity and spontaneity.
And then there was music and notes dancing on the track of time and the colours dancing on canvas or paper.
Some people danced the tango with an inspired teacher like Donatella who makes you feel capable of harmony.
Hours  flew without fatigue, and midnight was like the beginning of a new day with new energy. Art seems to be fed by the thoughtful light of the stars, the garden loses its spatial limits, fences of reality fall and fantasy dominates.
A block of raw clay becomes a horse or a woman's nude or a male torso while somebody  stuck his fingers in it to shape his daemon and contemplate it as something else .
Cristina struggled with a canvas to make it the support of her imagination, now calmer and wiser than before.
Achilles invited hopeless people to hold a brush to be, for one night, Matisse or Mondrian ...
And Gigi Virili made intense portraits on tablecloths stained with gravy, which he then tore away and donated to the subjects portrayed. Portraying people on the tablecloth became a mutual activity.
Nature that has always inspired artists is transformed into systems of arcane symbols on the complex canvases by Alvaro Caponi, turning limitless and timeless spaces.
Elvio Marchionni, master of illusion, creates paintings that seem ancient frescoes. They have survived the daily comings and goings of faces and affairs but also important moments etched on the plaster as on a sensitive plate.
Cristina Manukyan collects the tears of women and, making the light shine through, breaks them into the colours of the rainbow. With them she tells intense stories she lived and heard, and she asks open and never fully answered questions.
In Luigi Virili's painting, dusk pours endless melancholy  in a lonely cup, suspended in silence, while colours quietly converse.
The Spello that stands in the elegant background of Gianni Mastrantoni's painting doesn't have the weight of the stone walls: it has the beauty and harmony of spontaneous historical doors and houses and the ability to evoke history and human affairs. Here fragile evanescent figures move and share the red color of blood and passion.
Angelo Fornaciari surprised and concerned the rest of the company getting on a bicycle and venturing on country lanes at dusk. Then the colours of the sea reverberate on empty boats in his marine landscapes.
I thought that pearls and drops of dew made bright the flowers painted by Achille Quadrini, but then I assumed that they were rides in a fairground park designed by flashing lights. They maybe tried the young Pippo Cosenza, zealous and secretely rebel student who now watered vinavil on his endless and very precise old maths exercises. Pippo so recovers and destroys his story in the sweet  and aristocratic smile of his paintings.
Paola Pagnotta instead unleashes her energy into overwhelming laughter and colourful paintings, playful and brave at the same time. Depth of colour or colour as language and philosophy, Graziano Marini's work, actually an irrepressible dancer, while light and shadow sculpt the ghostly hazy figures by Sergei Glinkov.
A big block of clay underwent docile in the artists' hands while two interesting creations were installed in the garden, strict and powerful forms by Paolo Massei, coloured weightless transparencies by Arnhild Kart.
The days of this beautiful September 2015 leave marks not only in the hearts and memory but also in the large tiles that will make up two large tables. On these  talks and libations will be renewed amidst colours and paints in a future that Cristina has already announced and which is expected beaming and joyful.



Clic per visualizzare tutte le foto in un Album

Link: Agriturismo Benedetti, Spello (PG), Italy

mercoledì 9 settembre 2015

Artisti nel golfo di Venere

Incontri d'arte e solidarietà in Abruzzo






Il 2090° Distretto del Rotary Club sta portando avanti un progetto di campus estivo al mare per bambini portatori di handicap. A questo scopo ha coinvolto sette artisti di chiara fama e grande sensibilità che hanno lavorato con entusiasmo nella splendida cornice del Parco dei Priori di Fossacesia (CH). 
Qui, all'ombra della solenne mole di pietra dell'Abbazia di San Giovanni in Venere e sovrastando il lucente semicerchio del mare, hanno realizzato 21 lavori che di tanta bellezza si sono alimentati oltre che del desiderio di dare una mano a bambini meno fortunati di altri.
I risultati del loro lavoro sono magnifici: guizzi luminosi e tramonti incendiari di Matteo Fiorentino, caligini misteriose e dolci di Esilde Rendina, millenari simboli e temi di ornati mediterranei di Pippo Altomare, struggenti misurati silenzi di Pippo Cosenza, consistenze sognanti negli scogli e barche di Giustino Novelli, trasparenti emozionate presenze di Gianni Mastrantoni e elegantissimi manichini metafisici di Silvano D'Orsi. 
Lavori che continueranno a parlare di amicizia e d'amore per la vita a chi condividerà la gioia di queste emozioni fissate sulla tela. Le 21 opere che i Maestri hanno donato al Rotary per il campus sono messe in vendita ad un prezzo inferiore del 35% rispetto al prezzo di mercato e questo per offrire una motivazione in più oltre alla soddisfazione di aiutare la difficile infanzia di bambini disabili.
Inseriamo nel nostro blog alcune immagini della bella manifestazione, che si è deciso di ripetere nella prossima estate.



Rotary District 2090 is carrying out a project of a seaside summer campus for handicapped children. For this reason it has engaged seven famous artists of great sensitivity to work in the beautiful surroundings of Fossacesia in the Parco dei Priori.
Here, in the shadow of the massive stone building of the Abbey of San Giovanni in Venere and overlooking the semicircle shining sea, they created 21 works that were nourished with such beauty as well as with the desire to help the less fortunate children.
The results of their enthusiast effort are remarkable: flashes of light and incendiary sunsets by Matteo Fiorentino, mysterious misty and sensuous landscapes by Esilde Rendina, age-old themes of Mediterranean ornate and symbols by Pippo Altomare, measured but poignant silences by Pippo Cosenza, dreamy textures of rocks and boats by Giustino Novelli, transparent excited appearances by Gianni Mastrantoni and elegant metaphysical mannequins by Silvano D'Orsi.
They will always speak of friendship and love for life to those who will share the joy of these emotions laid down on canvas. The 21 works that the Masters have donated for the projected campus are offered for sale at a price 35% lower than the market price in order to add a further motivation to the satisfaction of helping the difficult life of children with disabilities.
We show in our blog some pictures of the beautiful event, which will be replicated next summer.


Pippo Altomare

Pippo Altomare

Pippo Altomare

Pippo Altomare




Pippo Cosenza

Pippo Cosenza

Pippo Cosenza

Pippo Cosenza




Silvano D'Orsi

   


Opere realizzate durante il workshop/Works created during the 3-days workshop