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Art Flashes

Art Flashes è una sezione del nostro blog dedicata a notizie brevi e di attualità dal mondo dell'arte. 
Nella sezione Articoli trovate i nostri post più approfonditi e "meditati".




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Destrutturazione e Rinascita
Riflessioni semiserie sull'arte in un video di Stefano Chiacchella
Luglio 2018



 


Stefano gioca sul lavoro dell'artista, che si veste lui stesso come un'opera indossando la bombetta che evoca Magritte, ma anche il tenero "omino" di Silvana Migliorati.
Gioca con la frantumazione e ripetizione delle parole e delle frasi riproducendo verbalmente un concetto d'arte diffuso ed evidenziandone la povertà.

Gioca parodiando delle performance che si spacciano per rituali e quindi con implicazioni metafisiche, parla con la telecamera e gli sfuggono sorrisi pieni di ironia e di autoironia.
Lavora alla distruzione dei suoi lavori con la serietà di un bambino che sta poi a guardare il risultato del guaio che ha fatto.
Ma è serio quando afferma più e più volte che non vuole fare cose già fatte?
Rinascerà dalle sue "ceneri d'artista" divenute subito opera e feticcio esse stesse?
Nel video c'è il desiderio dell'artista di sfuggire al meccanismo che lo inchioda al suo linguaggio e al suo ruolo, ma forse anche la sorridente consapevolezza del fallimento del gioco dell'arte.


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Alba Columba Natura Mater 
Roberto Banfi Rossi scolpisce nel marmo più puro un monumento che commuove 
Ottobre 2016




Roberto Banfi Rossi


C'è qualcosa di nuovo oggi nel sole, anzi di antico …

Vengono in mente questi versi di Pascoli guardando il monumento di Banfi che, pur essendo nuovo, sintetizza forme presenti nella storia dell'arte e nel nostro immaginario. 
La colomba evoca la fine del diluvio e della guerra, la conciliazione con la divinità e la sua presenza attiva e benevola. Roberto Banfi Rossi la impregna di struggente umanità e, nel monumento dedicato ai caduti e reduci di tutte le guerre, esprime la pietà universale e la pietas latina, la commossa partecipazione al dolore della condizione umana quando la guerra toglie ogni certezza.

La colomba si espande come una sfera luminosa nel purissimo marmo bianco di cui è fatta, evocando un senso di maternità universale, come un ventre materno o la natura madre, e si allarga a proteggere le sue uova e le piantine cui sta aggrappata con le zampe esili.
Il marmo di Carrara, il più bello che esista, il più nobile, quello prediletto dai massimi scultori, da Michelangelo a Bernini, sembra emanare un limpido chiarore come un alone intorno a sé. Espande una luce che evoca i ricordi, riportando in primo piano memorie che non è giusto cancellare e dando voce alla gratitudine verso chi ha sofferto e dato la vita...
Banfi scolpisce forme tondeggianti e come infantili, ma ricorda la pensosa e grave dolcezza delle urne etrusche. Il suo lavoro è già classico nella sua perfezione e mi sembra che il tempo ne abbia già levigato la superficie aggiungendo storia alla storia.

L'arte di Roberto Banfi Rossi pone le figure create in una sospensione indefinibile, surreale, quel momento fragile e già grondante di nostalgia, ultimo prima dell'eternità.

Questa scultura, frutto della generosità degli artisti e dell'entusiasmo sconfinato della Pro Loco di Capanne (Perugia), valorizza uno spazio già pieno di significato, il luogo dell'incontro e della solidarietà, dove si costruisce il futuro in nome di valori come l'amicizia l'arte e lo sport.




Roberto Banfi Rossi


Roberto Banfi Rossi




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Roccartbeach 2016
Affascinante ed effimera la pittura sulla scogliera
Agosto 2016


Roccartbeach

Sulla costa abruzzese, verso la metà di agosto, al Lido di Foce presso Rocca San Giovanni (CH) si svolge da un paio d'anni una fascinosa manifestazione di pittura estemporanea sulla scogliera che fa da sfondo alla spiaggia sassosa. Le opere vengono realizzate con carboncini, frammenti di cotto e altro materiale trovato sulla spiaggia.
L'ideatore della manifestazione è il pittore Antonio Russo "Ruxo", giovane artista abruzzese che vive a Roma, che abitualmente lascia come propria firma l'inconfondibile Medusa di Caravaggio.
Il Sindaco del comune di Rocca San Giovanni scende alla spiaggia al tramonto, e consegna un premio all'opera giudicata migliore da una giuria mista artistica e popolare.
Le mareggiate dell'inverno cancellano le effimere creazioni e la bianca scogliera calcarea è pronta per l'estate successiva.






Andrea Ranieri




Luis Cutrone

Debora Vinciguerra

Gabriele Sciusco


Il Sindaco di Rocca San Giovanni, Dr. Gianni Di Rito, ottimo amministratore e appassionato di arte e musica


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Il Tesoro d'Italia
La mostra curata da Sgarbi è la cosa migliore dell'Expo
Ottobre 2015




Al primo piano del padiglione Eataly dell'Expo c'è una mostra bellissima che presenta ai visitatori più accorti tra quelli che compongono il folto pubblico un "campione" qualificato e significativo di opere d'arte rappresentative di tutte le regioni italiane, dal Trentino alla Sardegna. Una delle cose più belle dell'Expo, a nostro parere.
Tempo di attesa praticamente nullo per accedere alla mostra, allestimento piacevole, con una buona illuminazione ed eleganti fondali in preziosi tessuti artistici. 
Le oltre 200 opere sono di ottimo livello (citiamo a caso qualche autore: Tiziano, Lotto, Agostino di Duccio, Guido Reni, Mantegna, ...) e ci hanno incantato per le quasi tre ore che abbiamo trascorso all'interno di questo padiglione, invece di passarle come tanti altri a fare file.
Agli immancabili detrattori di Vittorio Sgarbi, che definiscono questa mostra un'accozzaglia senza ordine, obietteremo che al contrario il criterio è quello di evidenziare e divulgare, a un pubblico folto ed eterogeneo ma interessato, la straordinaria ricchezza che caratterizza tutto il territorio italiano per la qualità della produzione artistica e non solo di quella alimentare.

Nota per gli amici fotografi: le foto sono state fatte con il telefonino e di conseguenza ci sono difetti tecnici vari, ma il nostro unico intento era cercare di documentare la qualità e l'intelligente selezione delle opere esposte.







 

 








Rita Castigli









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Cadute e Ripensamenti
Raffinato esordio espositivo di una grande restauratrice
Ottobre 2015

Carla Mancini


Parlando di veri artisti, ci sono carriere iniziate molto precocemente, vocazioni che si sono rivelate subito al fanciullo come una strada da percorrere ineluttabilmente, ma ci sono altre carriere che hanno seguito, come fiumi carsici, vie sotterranee e segrete per poi trovare la superficie della terra, questi, o della tela, quelle.
Per Van Gogh, ad un certo punto della sua breve vita, dopo tante differenti e disperanti esperienze, la pittura è diventata il mezzo di espressione e di ricerca della verità.
Così per Carla Mancini, dopo tanti anni di studio e lavoro in mezzo ai più diversi materiali pittorici, restaurando tele tavole e affreschi di epoche e stili disparati, e interpretando il lavoro di tanti e tanti artisti, si è fatta strada l'esigenza di una propria espressione.
In momenti preziosi di solitudine salvata dal lavoro sulle opere altrui, Carla ha cercato di dare forma sensibile al suo mondo interiore, ai valori che lo strutturano e alla luce che lo intride. Una controllatissima ricerca di forme che devono diventare senso ultimo dell'esistenza senza disperdersi in dettagli e diversivi.
Le citazioni da Michelangelo rinforzano l'attenzione alla spiritualità dell'uomo, al suo protendersi verso il cielo e a superare i limiti della materia e dell'intelletto. 
Ci sono opere di Carla che sembrano esercitare un potere ipnotico su chi le guarda, nel contraddittorio tentativo di leggerle con la ragione e di subirne la suggestione. Carla spiega i soggetti dei quadri come il grande vortice d'acqua o galassia in espansione, i rami o racemi neri sull'oro di un cielo astratto ed eterno, o i ritratti gemelli dove il nero il rosso e l'oro fissano fuori dal tempo due caratteri legati e distinti.
Carla racconta anche il lavoro lungo e instancabile per ottenere gli effetti cercati fino all'intensità più estrema e alla concentrazione del senso profondo instillato strato dopo strato, pennellata dopo pennellata ma anche strappo o limatura dopo limatura. I risultati sono perciò preziosi e danno una versione rara e aristocratica ma anche appassionata della figura dell'artista.



Carla Mancini

Carla Mancini 
Particolare del trittico della foto precedente: 
si riconosce la mano del Bambino della Madonna Di Bruges del Buonarroti
 (a destra nella foto di Nicolò Cipriani tratta da Un Anno d'Arte)

Carla Mancini

Carla Mancini

Carla Mancini

Carla Mancini

Carla Mancini

Carla Mancini

Carla ManciniCarla Mancini


Dal 3 all'11 ottobre 2015, presso il Laboratorio Balucani, Via Ulisse Rocchi 64, Perugia






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La Percezione del Futuro
La collezione Panza di Biumo a Perugia
Giugno 2015



La percezione del futuro


Perugia offre, ai turisti presenti nel suo territorio durante il periodo estivo ed oltre, la possibilità di visitare una mostra eccezionale per la netta prevalenza di celebri autori americani ma direi anche sconvolgente per il suo carattere.
È raro che una collezione presenti tanta rigorosa coerenza nel restare sulle propaggini estreme della ricerca che si spinge fino alla negazione di ogni forma, fino al colore muto e totale.
Dominano infatti i monocromi dagli autori illustri tra i quali non ultimo il perugino Frattegiani Bianchi.
Il titolo, La Percezione del Futuro, getta un'ombra di angoscia sul significato delle opere in mostra. Il senso tradizionale "del bello", che per noi Italiani ha preso tante forme diverse che spesso hanno esaltato l'Umanità divinizzandone le potenzialità, è totalmente spazzato via con la crudele sistematicità di un linguaggio afasico e disumanante. 
La mostra suscita tanti interrogativi sul destino dell'uomo, un uomo qui senza volto e senza radici.


 

 




 



Perugia, Museo Civico di Palazzo della Penna. La mostra resterà aperta fino all'8 novembre 2015
Collegamento al sito web della mostra


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Verde Veronese
Maria Stefania Fuso a Palazzo Trinci
Marzo-Aprile 2015

Palazzo Trinci


Maria Stefania Fuso è un architetto.

Fino ad un anno fa ha imbrigliato la sua fantasia nelle regole rigide del disegno tecnico, ma ora lascia che la vena lirica che pervade la sua immaginazione prenda forma sulla tela. La volontà espressiva la spinge a comunicare già i frutti del suo lavoro coinvolgendoci nella sua ricerca.

Gli sguardi intensi delle figure femminili esigono un incontro profondo, quasi impongono una attenzione ansiosa di verità e che non abbia timore di affrontare i dubbi. Le figure sono quasi evanescenti, quasi trasparenti e il colore dell'incarnato rifugge dal realismo a sottolineare l'impressione del sogno.

Le forme stilizzate e adolescenziali sono senza peso, a volte in una condizione di equilibrio precario pieno di implicazioni. Le donne dipinte sulle tele fanno riflettere su una condizione femminile che si muove tra aspettative contraddittorie e lacerazioni interiori. Nonostante ciò, esprimono una dimensione fatta di poesia e di grazia, di bellezza fragile e tuttavia vittoriosa.

Il pennello di Maria Stefania talvolta scolpisce la tela creando volumi puri, sospesi in uno spazio indefinito e si dirige verso forme polivalenti piene di richiami e di mistero.
I paesaggi sono esplosioni di colori che sfumano disegnando l'illusione di un orizzonte immateriale sconfinato.


Maria Stefania Fuso

Maria Stefania Fuso

Palazzo Trinci

Maria Stefania Fuso con Rita Castigli
Maria Stefania Fuso (a destra) con Rita Castigli

Palazzo Trinci
La Scala Gotica di Palazzo Trinci

Palazzo Trinci


La mostra, inaugurata lo scorso 28 marzo, resterà aperta fino al 19 aprile 2015, presso la Scala Gotica del Museo Civico di Palazzo Trinci a Foligno (PG).

Link al sito web del Museo di Palazzo Trinci







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Il Viaggio di Angela
Un percorso verso l'Inesprimibile
Settembre 2014


Giovanna Bruschi


Trasformare la meditazione in immagine è un lavoro ben diverso da quello che un pittore normalmente fa. E' un percorso non lineare verso l'indicibile e l'inesprimibile; tentativo di superamento della parola verso il silenzio, delle linee verso il loro fondersi in superfici, delle superfici verso la profondità dell'abisso.
E' superamento dell'io verso il divino e l'estasi, superamento "dell'amore fino al non-amore" nelle parole della Santa Angela capace di amare Dio fino a non amarlo perdendosi in lui.

La mostra alla Porziuncola di Assisi premia e fa conoscere il lavoro di Giovanna Bruschi e la sua coraggiosa ricerca sui testi di Angela da Foligno. Un lavoro paziente e instancabile che ha messo in gioco profondamente l'artista e la persona in ogni sua facoltà.

I disegni, matita e china su carta, sono diventati grandi tele di enorme suggestione, corredati ciascuno con le frasi che ne hanno ispirato la creazione. Danno corpo a una ricerca sul limitare dell'umano e della coscienza, vissuta sempre come confine da superare, ma che sembra guidata dall'aspirazione alla bellezza e alla luce come mete finali di questo arduo e tenace percorso spirituale ed artistico. 

Angela da Foligno

Beata Angela da Foligno

Santa Angela da Foligno

Beata Angela da Foligno

Santa Angela da Foligno

Beata Angela da Foligno

Santa Angela da Foligno


La mostra, inaugurata il 6 settembre, resterà aperta fino al 16 novembre 2014, presso la sala San Pio X del Museo della Porziuncola. L'ingresso è libero.
Collegamento al sito web del Museo della Porziuncola
Video dell'inaugurazione


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SaxophonE III
Maggio 2014


Saxophone Conservatorio Perugia

La serata di gala di SaxophonE, la manifestazione organizzata dal maestro Roberto Todini al Conservatorio "Morlacchi" di Perugia e giunta quest'anno alla terza edizione, ha costruito un magico incontro di arte e artisti.
Molti pezzi presentati erano alla loro prima esecuzione con professori e maestri d'orchestra al servizio di quel timbro vibrante e unico che è quello del sassofono.
Una coreografia sull'onda di quella voce, musica del Maestro Emilio Spizzichino, ne ha esaltato la grazia e il corpo.
La musica contemporanea sa ancora commuovere, grazie a splendidi compositori umbri tra i quali non posso non citare Antonio Rossiil cui brano Metamorfosi ci ha rapiti in una sfera di lirico misticismo, e Marco Ciccone, anche lui dalla splendida vena melodica.
I dipinti di due maestri perugini, Gustavo Benucci e Roberto Banfi, fissavano emozioni e fantasie sulle tele esposte per l'occasione.


Roberto Todini, Eugene Rousseau

L'ospite più illustre dei quattro giorni di convegno è stato Eugene Rousseau, maestro di varie generazioni di maestri, che nella serata di gala ha incantato il pubblico con il sublime Adagio in re minore di Alessandro Marcello e l'ondeggiante malinconia di Stardust.
Una gioia per gli occhi anche l'esposizione di sassofoni antichi e artigianali, in occasione del secondo centenario della nascita di Adolphe Sax, il suo inventore.


Eugene Rousseau



Saxophone Conservatorio Perugia
Cliccare per accedere all'ALBUM con le foto della mostra e del concerto



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Carnem Levare
4 Marzo 2014


Ristorante Nanà


Carnevale è il periodo della gioia del corpo, e al ristorante Nànà c'è il trionfo della carne nelle tele appese alle pareti.

Il cibo è qui arte come cucina e culto del buon mangiare, oggetto di contemplazione, fonte di gioia estetica e di gioia per i sensi. Dai quadri viene espresso un invito a godere della silenziosa bellezza del cibo, dei suoi colori ricchi e intensi, della luce che il pennello magico di Luigi Frappi vi infonde.

L'arte del maestro umbro ci propone anche una riflessione sull'invadenza dell'effimero nella vita di oggi o per contrasto sulla umile bellezza di oggetti di consumo quotidiano, come un barattolo di olive o una fetta di cocomero.
I toni accesi del rosso dominano dove i tagli di carne trionfano, e il grasso disegna contorni magnificamente bianchi e ricche venature di opulenza, mentre la cottura rende pacati i colori della carne domata ed evoca aromi delicati e intense fragranze.


Ristorante Nànà

Luigi Frappi

Luigi Frappi

Luigi Frappi

Luigi Frappi

Luigi Frappi

Ristorante Nànà


Carnem Levare
Opere di Luigi Frappi, a cura di Claudia Bottini
Fino al 21 Aprile 2014

Ristorante e Wine Bar Nànà, Corso Cavour 202, Perugia - 075 5733571

www.ristorantenana.it

Collegamento al sito web di Luigi Frappi: http://www.luigifrappi.com/


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Carnevale a Perugia
27 Febbraio 2014



Giuseppe Fioroni

Perugia sta riportando alla luce le tradizioni del suo carnevale con l'antica maschera del Bartoccio. Colorito contadino armato di tortoro e violino, porta in città i solidi valori della terra e il suo spirito istintivamente critico e arguto.

La mostra alla Galleria Artemisia ospita molte immagini di questa maschera. 
Il quadro di Giuseppe Fioroni evoca una dolcissima nostalgia, mentre quello di Stephanie Seymour una sottile malizia. Raponi inventa un itinerario di citazioni grafiche popolari, e nei quadri di Moreno Chiacchiera riviviamo una campagna disneyana e giocosa.

In mostra troviamo anche opere del rimpianto Marco Vergoni, con la sua vena di gioco intelligente e carico di implicazioni e richiami a una realtà che diventa sempre più lontana da una dimensione umana del vivere, alla quale tenta di restituire le macchine trasformandole in bizzarre creature. La sua fantasia ha vestito anche il simbolo della città in mille modi diversi.

Marco Vergoni

Marco Vergoni

Stephanie Seymour

Stephanie Seymour

Moreno Chiacchiera

Umberto Raponi


Anche a Monteluce, dove un gruppo di abitanti del quartiere vuole ridare sapore (simpaticissima la gara di strufoli) e brio al carnevale, si è fatta un'esposizione di opere create per l'occasione sia da singoli artisti (come Serena Cavallini e Anna Belardinelli che si sono divertite a dare cento facce diverse a diavoletti fischianti) sia dai partecipanti al laboratorio di maschere guidato dalla scultrice Donatella Marinucci e dalla signora Gioiella.


Donatella Marinucci

Serena Cavallini e Anna Belardinelli



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La Madonna di Foligno a Foligno
22 Gennaio 2014


Dal sito web ENI Cultura
La celebre e affascinante pala di Raffaello è tornata per un breve periodo a Foligno, nella chiesa del convento di S. Anna dove la nipote del committente era Badessa e dove rimase collocata dal 1565 al 1797, quando le truppe napoleoniche la razziarono come tanti altri capolavori.

Colori splendidi, dopo il magnifico restauro eseguito dai laboratori Vaticani. 
Visitatori in coda anche nei giorni feriali e sotto la pioggia. 
L'esposizione era arricchita da un bel video che racconta il restauro e la manutenzione delle opere dei Musei della Santa Sede, e dalla presenza di persone di grande competenza a cui era possibile rivolgere domande specifiche.


Collegamenti:

Una scheda storico-critica di questo dipinto si trova nel testo di Franco Ivan Nucciarelli Arte Italiana nel mondo, alle pagg. 188-191.
Lo stesso Prof. Nucciarelli ha scritto, con Giovanna Signorini, un libro dedicato interamente a quest'opera: link al sito hoepli.it

Nel sito web di ENI Cultura che ha sponsorizzato l'esposizione, prima a Milano e poi a Foligno, si trovano interessanti approfondimenti: segnaliamo alcune foto cromaticamente fedeli del dipinto restaurato e di suoi particolari ingranditi, una raccolta di commenti critici su questa opera e su Raffaello, e una serie di video molto interessanti.


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NOTA: Gli "ART FLASHES" del periodo 2012-2013 sono stati spostati al seguente link:
http://artenellavita.blogspot.it/2014/11/art-flashes-archives-2012-2013.html


1 commento:

  1. Il blog è meraviglioso, semplicemente meraviglioso.
    Maria Stella Marchionno - Paglieta

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